In occasione dell’Amsterdam Dance Event 2025, il Van Gogh Museum apre le porte a una serata davvero speciale: un incontro tra arte, musica e movimento che trasforma le sale del museo in un palcoscenico vivo e partecipato. Qui la danza diventa un linguaggio universale, capace di unire le persone in un’esperienza collettiva fatta di energia, emozioni e creatività.
ADE al Van Gogh Museum - Informazioni pratiche
L’evento si svolgerà mercoledì 22 ottobre 2025, dalle 20:00 alle 23:30, all’interno del Van Gogh Museum in occasione dell’Amsterdam Dance Event (ADE). I biglietti sono già disponibili online e, vista l’originalità della serata, è consigliabile prenotare con anticipo.
Un’esperienza che va oltre la danza
Questa edizione di ADE vuole mettere in risalto la danza come forma di comunicazione e come parte essenziale della vita notturna. Durante la serata, non ci sarà un vero confine tra palco e pubblico: le performance prenderanno forma tra gli spettatori, che saranno invitati a lasciarsi coinvolgere e a muoversi insieme agli artisti.
È una celebrazione della cultura queer e Black, che ha dato origine a molti linguaggi della club culture contemporanea e che qui viene valorizzata come espressione artistica e sociale.
In parallelo sarà visitabile anche la mostra “Van Gogh and the Roulins. Together Again at Last”, creando un legame originale tra i capolavori del maestro olandese e la vitalità della danza contemporanea.
Line-Up - Gli artisti in scena
- ARK / Connor Schumacher: Nata a Rotterdam nel 2020 dall’idea del coreografo Connor Schumacher, ARK è una realtà che porta la danza fuori dai teatri tradizionali, avvicinandola ai club, ai festival e agli spazi sociali. La loro ricerca si basa su neuroscienze e psicologia, con l’obiettivo di costruire una cultura in cui il ballo faccia parte della vita quotidiana, un vero strumento per connettere mente e corpo.
- Alyson Sillon: Artista e performer poliedrica, Alyson Sillon lavora su progetti che intrecciano arte visiva, musica e identità culturale. Con Before/After esplora le radici Black e queer della techno, dando vita a installazioni immersive che combinano danza, simboli e perfino profumi. Un invito a riscoprire la profondità storica e comunitaria della musica elettronica.