Perché un museo della prostituzione?
Il piacere prende forma dietro le vetrine del quartiere a luci rosse di Amsterdam, dove centinaia di bellissime ed ammiccanti ragazze offrono i loro corpi ai clienti, ma quello che non sappiamo è: com'è la vita di una prostituta al di fuori del luogo di lavoro?
È proprio questo l'intento del Red Light Secrets, descrivere ed immergere il visitatore nei retroscena del mondo di chi lavora nel campo della prostituzione.
Per chi visita il museo c'è anche la possibilità di esporsi in vetrina e provare il brivido di essere l'oggetto del desiderio dei passanti.
foto di Vittorio Scioscia via flickr
Cosa vedere al Red Light Secrets
Il Red Light Secrets è situato in un ex bordello; all'ingresso è situato l'ologramma di una squillo, oltrepassato il quale si viene inghiottiti dalla vita privata delle prostitute. Si possono visitare le stanze private, spesso molto piccole, che hanno solo l'essenziale e sono rigorosamente inodore, perché una vera professionista non lascia mai il suo odore sui vestiti di un uomo.
Il museo è allestito in modo da spiegare come procede la vita privata di una prostituta, e lo fa attraverso filmati e oggetti personali. Prima di uscire dal museo, c'è una parete su cui ci sono molte scritte lasciate dalle prostitute, come ad esempio: "Questo lavoro non è per i deboli di cuore. Io sono diventata ancora più dura"; inoltre, se il visitatore desidera, può scrivere sulla parete di una sorta di confessionale la propria fantasia erotica.
Orari di apertura
Il Museo della Prostituzione è aperto tutti i giorni dalle 12.00 alle 24.00