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Le opere da non perdere al Rijksmuseum

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Il Rijksmuseum è uno dei simboli di Amsterdam. Impossibile non ammirarlo se si visita la grande capitale olandese. Ti colpirà sin da subito, con il suo stile rinascimentale e il caratteristico sottopassaggio che conduce a Museumplein, la grande e verdeggiante piazza dei musei.

Cosa vedere al Rijksmusem

L’imponente edificio che ospita il museo, è ben noto, funge da sfondo ideale per le migliaia di foto scattate quotidianamente dai turisti che si riversano in Museumplein. Ma è al suo interno che il Rijksmuseum cela il meglio di sé.

Ben 8.000 le opere d’arte presenti, distribuite in quattro piani e ben 80 sale. Il museo offre una storia dell’arte (e non solo) olandese, da Medioevo fino ai giorni nostri. Tra le teche e le pareti del museo sfilano i grandi dipinti dei maestri fiamminghi, ma anche oggetti storici, sculture, stampe, fotografie, abiti d’epoca, manufatti artistici e molto altro ancora.

Protagonisti incontrastati del museo sono i capolavori dell’epoca d’oro della pittura olandese, realizzati a cavallo tra Seicento (per tutti il Secolo d’oro), Settecento e Ottocento, dai grandi esponenti dell’arte fiamminga. Rembrandt e Vermeer, tanto per citare due firme illustri, dispongono di un salone a loro dedicato.

Le opere imperdibili al Rijksmusem

Eembrandt van Rijn Ronda di notte Risjksmuseum AmsterdamRembrandt e la Ronda di notte

Le opere di Rembrandt Harmensz van Rijn, al secolo Rembrandt, valgono da solo il significato della visita. Dell’artista fiammingo vengono conservati numerosi quadri, dai più celebri a quelli giovanili (tra cui anche un autoritratto dell’artista appena ventiduenne), che colpiscono per la grande vivacità dei colori.

Ma a rubare la scena è sicuramente La Ronda notturna, massima espressione del talento artistico di Rembrandt e vera e propria punta di diamante dell’intero museo. I personaggi che affollano la tela, datata 1642, sembrano prender vita grazie ai sapienti giochi di luci e ombre realizzati dall’autore.

A colpire sono le pennellate, vivaci e vibranti, nonché le dimensioni del dipinto. Uno spettacolo mozzafiato, nello spazio di una parete.

La Lattaia Vermeer Rijksmuseumfoto di Joao Araujo via flickrVermeer e la “sua” Lattaia

Dopo Rembrandt, Johannes Vermeer è il secondo “pennello” più autorevole del Secolo d’oro. L’artista era affascinato dalla vita domestica e gran parte delle sue opere ospitate al Rijksmuseum catturano propria quest’esigenza di quotidianità e genuinità.

La lattaia, opera simbolo di Vermeer e del Rijksmuseum, è ovviamente tra queste. La donna, probabilmente una serva, è qui immortalata nell’intento di versare del latte dentro una ciotola.

L’immobilità della lattaia fa da contraltare con il flusso del latte, che sembra non essersi mai fermato dal 1660 (anno di realizzazione della tela) ai giorni nostri. Impressionante nella Lattaia, così come nelle altre opere di Vermeer, la capacità di rendere al meglio l’espressività e l’umiltà dei soggetti e dei contesti rappresentati.

Le altre opere da non perdere al Rijksmuseum

Rembrandt e Vermeer sono solo le firme di punta della ricca collezione di opere d’arte presente al Rijksmuseum. Ma altrettanto imperdibili sono i dipinti di tantissimi altri esponenti della pittura olandese, più o meno famosi.

Da Hendrick Avercamp ci giunge il Paesaggio invernale con pattinatori, un abile ritratto della società del ‘600 rappresentato nelle “vesti” di un villaggio innevato. Ogni figura prende vita grazie alle meticolose pennellate dell’artista di Amsterdam, che cattura un ampio spettro di personalità e attività del tempo.

Spostandoci due secoli più avanti troviamo due altri interessanti pezzi datati 1800. Tra questi, "La battaglia di Waterloo" firmata Pieneman, con quel carattere ambiguo tra il realistico e l’irrealistico, e "Cavalcata mattutina sulla spiaggia" di Mauve, un pezzo da novanta per gli amanti del realismo.

Autoritratto Van Gogh Rijksmuseumfoto di Allie_Caulfield via flickrVan Gogh al Rijksmuseum

Sempre dell’800, precisamente del 1887, è il celeberrimo Autoritratto di Vincent Van Gogh, tra l’altro cugino di Mauve, precedentemente citato. L’autoritratto, che curiosamente non è conservato nel Museo di Van Gogh, sito a poche centinaia di metri del Rijksmuseum, racchiude la straordinaria personalità del pittore olandese, massimo esponente dell’arte moderna.


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